di Giuseppe De Pietro

Tessaglia, Grecia, sito delle Meteore; nulla è più strano e meraviglioso di questa regione fantastica, diversa da qualsiasi cosa io abbia mai visto.

Tessaglia è una città rimasta misteriosamente nascosta sotto il terreno di una collina per 2.500 anni. A scoprirla i ricercatori dell’Università di Goteborg e di Bournemouth, i quali avevano iniziato a esplorare le rovine di un villaggio chiamato Vlochos, pensando che si trattasse di un’area di scarso valore. Invece proprio qui hanno ritrovato resti di torri, mura di protezione e ponti, nonché antichi vasi e monete risalenti al 500 a.C. Si tratterebbe di una città che occupa un’area di 40 ettari: questa fiorì tra il quarto e il terzo secolo a.C. prima di essere abbandonata, forse a causa dell’invasione romana.
La Tessaglia è una pianura percorsa dal fiume Peneo tra la catena del Pindo e il massiccio del monte Olimpo. La città più conosciuta qui è Volos, simpatico capoluogo della Magnesia e maggior porto della Tessaglia. Una regione poco turistica, più adatta ad una settimana di relax che ad altro. Ma presenta inestimabili ricchezze.

Lì in Tessaglia si trova una “foresta” di pietra composta di oltre venti enormi pilastri rocciosi che svettano nel cielo, alti centinaia di metri. Ma la cosa più incredibile è che sulla sommità ci sono dei monasteri.

Sono le Meteore, una combinazione unica e straordinaria di formazioni rocciose e lavoro umano. Il nome “Meteore” — da un termine greco che significa “cose che stanno in alto” — si riferisce a questo gruppo di pilastri rocciosi isolati e agli oltre 30 monasteri costruiti su di essi. L’altezza media di queste rocce è di 300 metri, ma alcune superano i 550 metri.

Le Meteore se non si sa con certezza come si siano formate, una cosa è certa: dal IX secolo E.V. queste rocce hanno richiamato l’attenzione. Come siano riusciti a costruire i monasteri in cima a queste rocce quasi inaccessibili è ancora oggi motivo di discussione tra gli esperti.
Come facevano nel passato quelli che ci vivevano a salire e a scendere dai loro elevati monasteri? Come indica il libro Meteora—The Rock Monasteries of Thessaly (monastero della Santà Trinità) fu costruito nel 1475 , ‘potevano arrampicarsi su scale di legno fatte scendere dalla sommità delle rocce oppure farsi issare con una rete montacarico calata giù con un argano dal monastero. In entrambi i casi il visitatore doveva fidarsi della buona fede e della dubbia maestria dei monaci’. Si racconta che una volta il superiore di uno di questi monasteri, quando gli fu chiesto ogni quanto tempo veniva cambiata la corda a cui era sospesa la rete, abbia risposto: ‘Solo quando si rompe’. Fu solo nel 1925 che furono scavati i gradini nella roccia che rendono molto più agevole l’accesso.

I primi eremiti ad arrampicarsi sulle meteore furono un certo Barnaba, tra il 950 e il 965 E.V., e Andronico di Creta, nel 1020. Seguirono altri monaci da ogni parte del mondo bizantino, così che il numero dei monasteri in cima alle rocce arrivò a 33. Nel XVI e XVII secolo le comunità raggiunsero l’apice della loro importanza, ma da allora sono in declino.
Solo sei monasteri, due dei quali ospitano monache, sono ancora occupati. Il resto dei monasteri sono abbandonati.
Il sito delle Meteore, infatti, è di grande interesse e appare inserito nella lista dei Patrimoni UNESCO. Si tratta di monasteri arroccati su imponenti formazioni rocciose. Molto conosciute anche le tre isole: Sporadi, Alonneso, Scopelo. Di nicchia, ma non per questo meno interessanti, i villaggi e le spiagge del Monte Pelio, mitica dimora dei Centauri. Per gli amanti dell’archeologia, da segnalare i musei di Volos e Almyros.
Oggi, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, i monasteri sulle meteore rappresentano un retaggio culturale di valore inestimabile. Negli ultimi tempi il governo greco si sta preoccupando di preservare il patrimonio culturale delle Meteore, e anche grazie al fatto che sono comparse in diversi film, le Meteore sono sempre più famose.

La Tessaglia è una pianura percorsa dal fiume Peneo tra la catena del Pindo e il massiccio del monte Olimpo. La città più conosciuta qui è Volos, simpatico capoluogo della Magnesia e maggior porto della Tessaglia. Una regione poco turistica, più adatta ai viaggiatori che hai turisti, il luogo presenta inestimabili ricchezze.

Le forze della natura hanno modellato questo paesaggio in maniera straordinaria. Se farai un viaggio in Grecia, perché non includere le Meteore nel tuo itinerario? Non te ne pentirai.

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