di Franco Gualtieri

Arrivando oggi in aereo con Alitalia, a Fiumicino, lascio Buenos Aires con 28°, e mi trovo a Roma con -4°per me è stato tremendo. Lungo il tragitto in città vedo trasporti paralizzati e militari per ripulire le strade. 


All’aereoporto mi dicono temperature in picchiata e venti gelidi da Nord a Sud. L’arrivo di Burian sta creando non pochi disagi sull’Italia, a cominciare da Roma, uscendo dall’aeroporto la mattina sotto una fitta nevicata. Mi racconta una mia amica che è venuta a ricevermi che i primi fiocchi sono scesi attorno alle 2 del mattino, aumentando via via d’intensità fino a imbiancare gran parte del territorio capitolino, compresa la periferia sud. Tanto è bastato per paralizzare Roma, al punto da sollecitare l’intervento della Protezione civile con l’invio di militari per ripulire le strade.
Lungo la strada verso il centro, vigili del fuoco e carabinieri, alla radio in macchina le notizie informano che sono intervenuti in varie aree della città per gli alberi caduti sulle auto in sosta: numerose le segnalazioni di automobilisti in panne. «Siamo al lavoro per garantire la percorribilità delle strade a fronte della nevicata eccezionale che ha interessato questa notte la Capitale», comunicava Radio Montecarlo. «Si invitano i cittadini a limitare i propri spostamenti allo stretto necessario».
La mia delusione arriva quando sento che a causa della neve sono stati chiusi al pubblico Colosseo, Fori Imperiali e Palatino, con il Campidoglio che ha deciso l’apertura dei varchi Ztl per consentire l’accesso in centro anche alle vetture private. L’aeroporto di Fiumicino per diverse ore ha registrato un’operatività ridotta, con una sola pista aperta, prima di tornare alla normalità.Passeggeri bloccati alla stazione Termini in attesa di potersi orientare sugli spostamenti che nel Lazio registrano ritardi fino a 120 minuti. A causa della neve alcune linee ferroviarie sono limitate e altre deviate a Tiburtina, deviazioni che non sempre riescono a essere registrate in tempo reale dai monitor della stazione. Attivi i desk di informazione Fs e le sale di attesa per i viaggiatori.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, intanto, ha convocato il comitato operativo nella sede del dipartimento stesso a Roma. La riunione si è svolta per fare il punto della situazione maltempo, anche alla luce della nevicata che sta interessando Roma, e analizzare gli scenari meteo previsti per le prossime ore.
La sindaca Virginia Raggi, vista l’ondata di maltempo che ha colpito anche la città, ha deciso di anticipare il suo rientro nella Capitale. Dopo il suo intervento al C40 a Città del Messico, Raggi rientrerà subito a Roma in modo da essere operativa già il 27 febbraio.
L’Umbria sotto la neve, ma nessuna criticità
La neve è arrivata anche in Umbria, ma dal Centro di protezione civile regionale non è stata segnalata alcuna «criticità particolare». Imbiancata praticamente tutta la regione, ma al suolo si sono accumulati dai cinque ai 10 centimetri che non creano particolari disagi. Neve anche nelle zone terremotate della Valnerina, con cinque-sei centimetri nei centri abitati e di più nelle aeree circostanti. Nella zona di Orvieto il Comune ha sconsigliato di mettersi in viaggio se non strettamente necessario, a causa di una situazione sulle strade che, dopo la nevicata della scorsa notte, risulta «a macchia di leopardo». Qualche problema sulle strade di montagna, sul valico della Somma e sulle strade secondarie della regione, ma al momento nessun allarme particolare. In molti Comun umbri, compresi Perugia, Terni e Cascia, scuole chiuse.
Abruzzo, imbiancata anche la costa pescarese
Previsioni rispettate in Abruzzo. Oltre che nelle aree più interne, la neve è arrivata anche sulla costa. Dalle prime luci dell’alba ha iniziato a nevicare a Pescara, dove le scuole sono rimaste chiuse. Il Comune dalla sera del 25 febbriao ha attivato il centro operativo comunale (Coc). Scuole chiuse anche all’Aquila, Chieti e Teramo, comprese le università. Lezioni sospese per maltempo anche in tanti altri Comuni.
In Emilia temperature sotto lo zero e scuole chiuse nell’Appennino
Il termometro è andato alcuni gradi sotto lo zero durante la notte Bologna, dove la città si è svegliata però con il sole e una giornata fredda e limpida. La neve caduta il giorno precedente ha attaccato solo nelle colline intorno alla città emiliana. Cumuli maggiori nell’Appennino sia in Emilia, che in Romagna: in alcune località è stato decisa la chiusura delle scuole, per precauzione. Le prefetture delle città della regione hanno disposto dalla serata del 25 lo stop ai mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate, proprio per evitare rischi legati al ghiaccio. Sono in azione comunque gli spargisale e a Bologna sono pronte 60 tonnellate di sale speciale, che può agire anche a 30 gradi sotto zero.
A Milano coloninna fino a -6, ma nessun problema di circolazione
Anche Milano e la Lombardia si sono svegliate nella morsa del freddo. La colonnina di mercurio, nel capoluogo lombardo, alle 7 segnava -3, ma nella notte la temperatura è scesa fino a -6. Giornate a cavallo dello zero si attendono anche per i prossimi giorni, ma poi dovrebbero lentamente migliorare tanto che le previsioni meteorologiche indicano, per la giornata di giovedì 29, possibili precipitazioni nevose, e poi via via sempre meno freddo. Secondo quanto riferito dalla polizia municipale, a Milano non sono segnalate criticità, e a parte un po’ di lamentele tra chi si recava al lavoro intabarrato non risultano problemi di circolazione. Anche i vigili del fuoco hanno una media di interventi del tutto normale anche se, in prospettiva, non si esclude qualche tubo scoppiato per il gelo.