di Giuseppe De Pietro

Grande successo per l’attrice e autrice Erika Kamese con “Aneliti di vita” Racconti, aforismi, pensieri in poesia. Un pubblico che, a prescindere dalle condizioni atmosferiche, è stato numeroso e attento Molti i Vip presenti. La presentazione del libro “Aneliti di Vita”, scritto da Erika Kamese, con un dialogo introduttivo del regista Gino Landi. L’evento è stato presentato dalla giornalista Paola Zanoni, ed interverranno come relatori, la stessa autrice, l’architetto Prof. Raffaello Bernabei, il docente cinematografico Prof. Ugo Di Tullio, e il dr. Fabrizio Bandini della Midgard Editrice. Alcuni brani saranno letti dall’attore Danilo Brugia, volto noto della Tv, protagonista della famosa soap Centovetrine e delle fiction Rossella e Le tre rose di Eva. L’autrice dichiara nella sua presentazione che “la Poesia è l’unica in grado di salvare la società in declino con il senso che custodisce il vivere, ed è in questa civiltà senza sentimenti che essa urla la sua presenza”.

Erika Kamese, attrice emergente e bellezza siciliana: “Forse è uno dei personaggi femminili  più completi nel panorama dello show business italiano in quanto si è dedicata fin da piccola a tutti i generi dell’arte, dal canto lirico alla musica pop , dalla recitazione teatrale a quella cinematografica e dulcis in fundo alla tv come ospite ed opinionista in vari talk. Lei, Erika Kamese, è nata nella splendida e monumentale Palermo ventotto anni fa e da subito i genitori capirono che Erika era predisposta all’arte.
Va a studiare canto al Teatro Massimo di Palermo e in pochi anni ne diventa una delle protagoniste come cantante lirica, Soprano.  Non contenta di ciò si dedica anima e corpo allo studio della recitazione frequentando le maggiori scuole del suo paese (dalla scuola di Teatro Teatès di Michele Perriera al Teatro Biondo Mariano Stabile di Palermo) ma poi la voglia di crescere e fare altre esperienze la portano a Roma capitale internazionale del cinema. Importante per la storia di Erika il suo lavoro nel campo del sociale al Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi (parroco ucciso brutalmente dalla mafia) ed entra in contatto con delle realtà agghiaccianti come quelle dei minori multi-problematici e delle donne maltrattate e queste forti esperienze ne formano il carattere sia umano che artistico.
Poco tempo ci vuole ad Erika per farsi conoscere nell’ambiente romano dai maggiori registi e sceneggiatori del cinema e della fiction nostrana. Continua intanto il suo lavoro frenetico per il teatro e il musical da opere più impegnative coma l’”Aida”, la “Tosca”, la “Boheme” la “Carmen” a opere più leggere che fanno parte della tradizione delle commedia italiana in primis il suo conterraneo Pirandello.
Ma ammiriamo la Diamanti anche nella fiction: nelle “Tre rose di Eva” con Roberto Farnesi, nella simpatica fiction “Benvenuti a Tavola” con Giorgio Tirabassi  per passare ospite in varie trasmissione Rai come Uno Mattina e Domenica In.
Erika è uno di quei personaggi dalle mille risorse che non disdegna per niente partecipare a nuove iniziative, soprattutto di giovani promesse del cinema e del teatro prestandosi in corti metraggi e lavori musicali. Crede fortemente nell’arte, sa che vuol dire perché lo ha vissuto sulla sua pelle, studiare una vita queste materie e trovarsi in un ambiente che essendo anche in crisi non garantisce il massimo di soddisfazione (soprattutto economiche) alle giovani leve.

Erika ha capito che il suo destino è quello di diventare un personaggio completo e ottenere dal pubblico il suo riconoscimento artistico. E le carte la bella siciliana le ha tutte in regola specialmente se tira fuori oltre la grinta e la tenacia i suoi assi nella manica”.

Ho voluto approfondire la sua conoscenza poiché ho scoperto che è una ragazza davvero speciale. Le chiedo:

Ciao Erika, la tua storia inizia da lontano. Da quanto tempo sei a Roma e perchè hai scelto di viverci?
In realtà abito a Roma da vari anni, ma vado sempre giù in Sicilia appena posso… la mia terra è magica e per me è al primo posto nel mio cuore.–Attrice per professione e romana di origine?
 -Attrice di professione e sicula di origine 
-Cosa ti ha spinto a lasciare la tua Sicilia?
– Ho “lasciato” la mia città ma in realtà non l’ho mai lasciata, è sempre nel mio cuore e quando posso mi svincolo dal grigiume e dalla mediocre cucina romana (non me ne vogliano i romani, ma il sud è il sud) per recarmi in un posto caldo, dove si mangia e si vive divinamente, come la mia Sicilia. Mi sono trasferita qui per fare l’attrice dopo aver studiato al Teatro Biondo di Palermo.
Ricordi la tua prima esperienza? Cosa è cambiato da allora?
Uno dei primi lavori teatrali che ricordo era uno spettacolo fatto qui a Roma ideato dall’attore Enio Drovandi sullo stile della commedia cinematografica “Sapore di mare”.
Ero agli albori, molto più ingenua. Con il tempo si cresce e si cambia, magari migliorando. Adesso sono meno paziente, meno disponibile e permissiva, ma penso al lavoro nella sua concretezza senza perdere del tempo.
-Attualmente quali sono i tuoi lavori teatrali?
– Debuttiamo dal 14 al 18 dicembre al Teatro dei Conciatori con la “Repubblica delle Marionette” di Gennaro Francione per la regia di Stefano Maria Palmitessa. È un teatro particolare, a cui mi sono avvicinata per la prima riguardo la commedia dell’arte e il meta Teatro. Con lo stesso spettacolo saremo in scena il 13 marzo al Teatro Golden, e dal 27 al 29 gennaio al Teatro Dafne di Ostia.

A febbraio sarò in scena con lo spettacolo “Un giorno all’improvviso”, di Salvatore Rivoli con un bel cast tra cui l’attore Philippe Boa. Io sono Aurora, la protagonista femminile assistente socialemalleabile ma molto determinata. Saremo in scena al Teatro Porta Portese dal 23 al 26 febbraio.

 Dal dal 23 al 28 maggio sarò al Teatro Lo Spazio con Audrey Vs Marilyn scritto da me e da Chiara Alivernini, con Edoardo Siravo nel ruolo della voce di Dio, per la regia di Felicia Megna interpretando la diva diva più famosa di tutti i tempi: Marilyn Monroe.
– E in passato?
-ho lavorato con Pupi Avati due volte in due film, Il ragazzo d’oro, e Un viaggio di cento anni, ero protagonista femminile nel film di Luigi Pastire ,Violent Shit, e nello spot Politics con il conduttore Gianluca Semprini, ricordando il personaggio del Ministro Boschi.

– Quali esperienze vorresti ancora fare nel campo dello spettacolo?
-Vorrei diventare una grande attrice baipassando anche l’Italia, credo che il futuro sia non solo il web ma anche l’estero.

-La bellezza aiuta o penalizza? 
– La bellezza dovrebbe essere un bel bigliettino da visita ma correlata da capacità e talento, però a volte lo ammetto, può anche penalizzare, tantissimo.

-Essere una donna  del sud fa la differenza?
-No non credo che faccia differenza essere una donna del sud, certo io amo i meridionali … beh, è ovvio c’è un’empatia maggiore, le persone sono più aperte, leali. Ma in fin dei conti vado d’accordo con tutti, tutto il mondo è paese.

-Le tue ambizioni?
Attrice, e un giorno regista, di un film che ho scritto anni fa. Anche se ho aperto una società inglese di produzione cinematografica con due miei soci; la ZED Pictures Osarevolare nella quale sono diventata anche produttrice.
Il mio motto…osarevolare 

 -Come programmeresti una famiglia conciliandola col tuo lavoro?
– Non è facile conciliare la famiglia con questo lavoro, ma io credo che se si possiede la volontà per fare le cose si riesce in tutto… e poi la famiglia è la cosa più importante ed il valore dell’essenza della nostra vita.

– Ti piacerebbe?
– Ci sono tanti progetti cinematografici, un programma televisivo, e un musical costoso ma di grande livello in calderone. Non posso rivelare nulla, forse solo una cosina.
Il musical si chiamerà Devils in Paradise, un progetto ambizioso, e per questo costoso e pregiato. Io sarò Magoa… ma chi è Magoa? conoscerete la magicita’ di questa storia solo quando verrete a vederlo in un luogo di rappresentanza altrettanto magico.

Cosa ti ha spinta a salire su un palco e cosa rappresenta per te il teatro?
Credo nella magia dell’interpretazione: il trasformarmi in un qualcuno che non sono, l’immedesimarmi nel personaggio, indossare le sue emozioni, è un’arte difficilissima e potente …. Ho cominciato col canto lirico al Teatro Massimo di Palermo avvicinandomi al mondo della prosa con il mio primo e indimenticabile Maestro Michele Perriera fondatore della scuola Teates di Palermo. Ricordo che al provino mi disse: “una creatura con la sua bella voce avrà una sensibilità tale anche per recitare” e mi prese nella sua scuola. Lui era il numero uno a Palermo e lo ricordo sempre con stima e gratitudine.
Ma Il teatro per me non è solo questo, è anche ritornare bambini…niente di più unico e bello.
La prossima settimana ti esibirai sul palco del teatro Lo Spazio con Audrey vs Marylin soggetto curato da lei e Chiara Alivernini per la regia di Felicia Megna. Come nasce l’idea?
Esatto, è una commedia musicale inedita con la quale andremo in scena dal 26 al 28 maggio per poi riprenderla in autunno. Nasce da un’idea di Chiara Alivernini. Un giorno, durante la un laboratorio di Vincenzo Zingaro al Teatro Arcobaleno, mi disse: “ho scritto un testo teatrale, Audrey Vs Marilyn… tu potresti essere la mia Marilyn, perché in realtà sei Marilyn nella vita, nei colori, nell’atteggiamento, nel tuo modo di vedere la vita così rosa”.
Le sorrisi, era vero… così ho accettato l’idea di far parte di questo bellissimo e faticoso progetto che stiamo producendo con la nostra Associazione Culturale Luci della Ribalta di cui sono Presidente, insieme a Chiara. La regista Felicia Megna con noi ha messo il cuore, insieme ad Arianna Bonardi, meravigliosa nella sua parte di Mary de Phil, Edoardo Siravo e la sua voce straordinaria nel ruolo di Dio.
È la prima volta che ti dedichi alla stesura di un soggetto teatrale?
Teatrale si, è il primo soggetto. Anche se ho scritto qualcosa di mio riguardo il linguaggio cinematografico che mi auguro un giorno, non lontano, di poter realizzare.
Tu sei Marylin sul palco, quanto di Erika c’è nel personaggio?
Di Erika c’è poco nel personaggio, sto cercando di assomigliare a Marilyn non solo nel modo di cantare sussurrato e sensuale, ma anche nel modo di parlare. Il personaggio Marilyn invece c’è molto in Erika: un po’ sbadata, spesso con la testa tra le nuvole e non mi prendo mai sul serio.
Qual è stata l’esperienza più gratificante?
Questa di Audrey Vs Marilyn è senza dubbio una delle esperienze più belle, veramente intensa e faticosa. La commedia musicale è veramente tosta, non è paragonabile agli spettacolini che fanno oggi, con due commedianti, un tavolo, una parete e due sedie, no!! La rifarei mille volte però, perché amo il canto tanto quanto il teatro.
La parte finale dello spettacolo, quella più riflessiva in cui si medita sul personaggio di Marilyn, su ciò che le è mancato, sulle persone che ha incontrato, su i veri amici senza secondi fini che non ha mai avuto,  è il pezzo più commovente. A dir la verità  mi ci immedesimo fortemente e penso che anch’io  da quando mi sono trasferita, ho incontrato poche persone vere, quelle senza maschere, quelle che non vivono con la testa nel futuro avide di successi personali sempre nuovi,  ma giocano la propria  partita nel presente, con lealtà e coraggio. Purtroppo come Marylin anche io ho incontrato quelle che io chiamo persone-macchina le più attaccate all’oggetto che al soggetto.
Erika per la tua bravura ed il tuo entusiasmo, completa in tutto, ma sopratutto una donna con un grande carisma e una forte sensibilità intellettuale, curiosa, laureata in effetti speciali: Emma Watson è una delle attrici più impegnate politicamente, ma il cinema l’ha chiamata a interpretare una eroina molto amata delle fiabe. Eppure i suoi messaggi possono davvero cambiare il mondo.