di Renato Alessio

 
L’idea e la  successiva realizzazione della Real Colonia di san Leucio dedita alla lavorazione della seta, fu il risultato più avanzato e socialmente rivoluzionario della collaborazione tra monarchia e i pensatori più illuminati del Regno. Essa divenne -con la lavorazione dei veli e delle calze di seta alla Vaccheria e la Real Fabbrica di Ricami, con scuola di ricamo, a Sala- il più vasto impianto per la lavorazione delle sete e la produzione dei manufatti in seta esistente in Italia alla fine del sec. XVIII. Fu di modello alle numerose filande e manifatture di tessuti che furono impiantate nel regno, nel quale così  si attuava, promosso dai Borboni, uno sviluppo industriale moderno.
La  struttura leuciana fu originale in quanto organica, dotata di abitazioni per le maestranze, una chiesa, coltivazioni e fabbriche e le condizioni di vita  offerte agli operai e alle loro famiglie erano di gran lunga migliori di quella della nascente classe operaria.

La località di San Leucio è alle pendici dell’omonimo colle che prende il nome da una chiesetta longobarda intitolata al Santo. Gli Acquaviva, principi di Caserta, nel XVI secolo, vi costruirono “L’Imperial Palagio del Belvedere”, un casino di caccia e di riposo da cui si gode ancora oggi un’incantevole vista che arriva fino al mare.
La visita al Complesso Monumentale di San Leucio richiede un’attenzione particolare in quanto le testimonianze artistiche s’intrecciano continuamente con quelle di una piccola città industriale; le testimonianze della presenza della famiglia reale sono quasi un tutt’uno con quelle della vita e delle varie attività degli operai e dei maestri della seta,  dell’attività scolastica, delle abitazioni delle maestre e del direttore.
 
Se si guarda il Belvedere dal centro di Piazza della Seta si ha netta percezione della suddivisione in tre livelli dello spazio Piazza-Belvedere e della simmetria degli stabili rispetto a quest’asse, che è la via Pianelli. La Piazza della Seta doveva essere il centro di Ferdinandopoli. Passato il primo cancello d’ingresso, si passa davanti al Quartiere Trattoria, che è stato l’unico edificio costruito per Ferdinandopoli: ospitava i visitatori.
Si entra nella “Reale Colonia di san Leucio” attraverso un cancello sormontato da un arco sovrastato dallo stemma reale sostenuto due leoni.  Subito dopo, i due lunghi casamenti dei quartieri operai, il san Carlo e il san Ferdinando. Si costeggia  l’edificio e si arriva all’ingresso del Complesso Monumentale, da cui si possono vedere, il lungo edificio della filanda che è sottostante alla cuculliera, edificio dove venivano allevati i bachi da seta.
Di notevole interesse, a piano terra,  i due grandi torcitoi che una volta erano mossi da macchine idrauliche, oggi da motori. I due torcitoi sono stati ricostruiti sugli antichi disegni esistenti.
Nella parte occidentale del Casino Reale del Belvedere vi sono una serie di giardini all’italiana posti su piani diversi e perciò raccordati da apposite scalette. Essi sono rallegrati da fontane intorno alle quali, in bella simmetria, sono posti alberi da frutta: pero, melo, limone, pesco,albicocco, susino, melograno, oltre ad un bel giardino di agrumi.
 
Non lasciatevi sfuggire di visitare con attenzione la chiesa parrocchiale, dedicata a san Ferdinando Re: é strana ed insolita perché ricavata dal salone delle feste dell’antico Casino seicentesco.
Fu parrocchia estesa ed importante in quanto il parroco di essa non dipendeva dal Vescovo di Caserta ma dal Cappellano Maggiore del Regno. Pertanto i suoi parroci avevano un grosso potere, che, purtroppo, non sempre esercitarono con umiltà e nel rispetto delle anime a loro affidate.

 Subito ci si immette nel cortile principale di San Leucio, del parco, della Reggia e della pianura verso Napoli, con sullo sfondo il Vesuvio, il mare, le isole; a nord, invece, una grande statua di Ferdinando IV vestito da antico romano. A ovest di questo cortile vi è l’ingresso alla zona manifatturiera e all’appartamento reale. Questo confina da un lato con la sala dei telai e dall’altro con il vano superiore dell’atrio della chiesa, da cui il Re e la sua famiglia potevano assistere alle funzioni religiose.
Nell’appartamento reale sono notevoli gli affreschi del soffitto della stanza da pranzo eseguiti dal Fedele Fischetti con scene allegoriche degli amori di Bacco ed Arianna nonché il bagno di Maria Carolina, con disegni ad encausto rappresentanti figure allegoriche.
La visita della fabbrica serica costituisce un interessante percorso di archeologia industriale, con sale con strumenti per la produzione e lavorazione della seta, un’ampia sala con telai in legno perfettamente funzionanti, mostra di manufatti, la cuculliera e la filanda.
 
Il belvedere di San Leucio ospita nei mesi estivi il Leuciana Festival, uno dei festival artistici più importanti del Sud Italia. La prima domenica di Luglio si svolge per le vie di san Leucio il Corteo Storico: rivivono, nei costumi del settecento, gli artefici della seta, la scuola con alunni e maestre, i seniori, il parroco, la corte con Ferdinando IV e Maria Carolina. In Ottobre il Belvedere ospita l’importante rassegna enologica “Festa del Vino, delle Vigne e della Seta”.

La località ha ispirato anche opere teatrali e musicali. Nel 1980, per il bicentenario della Reale Colonia, i giovani di San Leucio vollero rappresentare dinanzi al Belvedere “Una giornata a san Leucio nell’anno di grazia 1789” di A.Libertini e B. Mazzoleni. Buona parte di quel repertorio musicale è a tutt’oggi eseguito, arricchito di nuovi brani, in occasione della festa della Madonna delle Grazie e in altre occasioni. Il Gruppo Corepolis ha rappresentato, nell’anno 2000, lo spettacolo ‘Le vie della seta’ con musiche di E. Di Donato e F. Faraldo nell’ambito del ‘Leuciana Festival’. Lo spettacolo è stato poi ripreso e rappresentato dai Corepolis negli anni successivi.
 Per il ripristino e la valorizzazione del Belvedere di San Leucio. Tante le novità previste e che vedranno svilupparsi presso il bene Unesco una serie di attività volte alla promozione e allo sviluppo delle eccellenze locali.
Si prevede la riqualificazione e la valorizzazione delle aree delle Vigne Pomarello e Torretta del Real Sito di San Leucio, con l’obiettivo di rimettere a regime i vigneti storici dei Borbone, avviando una produzione vinicola e commercializzando successivamente il prodotto attraverso l’utilizzo di un marchio esclusivo del complesso monumentale. Si tratta di un’operazione di recupero dei due vigneti posti ai lati del Belvedere, che farà seguito alla riqualificazione dell’agrumeto e dell’oliveto, già operativi.
Il recupero dell’antica tradizione serica, specie dopo l’attività svolta dal Comune di Caserta nel restauro e nella riattivazione degli antichi telai e dare inizio all’attività di formazione per la produzione della seta con i telai di epoca borbonica, recuperando l’antico mestiere del tessitore.
Inoltre c’è il recupero e valorizzazione del Belvedere di San Leucio riguarda l’attivazione di alcuni servizi di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico del bene Unesco. Si parla, in questo caso, di servizi di informazione ed accoglienza del pubblico, di biglietteria (anche online), di servizi di guida, assistenza didattica, di centri d’incontro, dell’organizzazione di mostre, manifestazioni culturali e iniziative promozionali.
Potrà essere utilizzato anche per spettacoli e sfilate di moda di livello nazionale ed internazionale. I locali situati ai lati dello scalone, poi, ospiteranno da un lato attività di enogastronomia di eccellenza, con degustazioni di prodotti tipici e una scuola di sommelier e dall’altro delle esposizioni di manufatti di seta di prima qualità e un caffè letterario.
Sarà molto utili a rendere il Belvedere un sito artistico-culturale moderno e funzionale, che potrà abbinare la sua meravigliosa bellezza ad una qualità dell’accoglienza e della recettività di prim’ordine.
Lo sviluppo delle eccellenze dell’enogastronomia sia un pilastro fondamentale per garantire la crescita e la valorizzazione di un territorio come Caserta. In tal senso il recupero dei due vigneti che si trovano in prossimità del Belvedere rappresenta un’iniziativa estremamente significativa, che intende perseguire questo obiettivo con decisione.
Raggiunta Caserta dalle uscite Caserta Sud o Caserta Nord, seguire le indicazioni turistiche per il Complesso Monumentale di san Leucio

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