rainbow-beach_australia

di Emilio Franconi

Una delle mete più desiderate nel mondo. Ma il sogno può diventare realtà. Anche perché andare in Australia non è così caro come sembra, anzi.

Viaggio dall’altra parte del mondo, nell’outback australiano, in compagnia degli indigeni nativi. Un tempo i loro avi credevano che i monti, le dune, i fiumi e le spettacolari rocce della loro terra fossero nati dal canto degli spiriti.

Viaggiare, osservare, conoscere l’ignoto e rimanerne folgorati. Quando lo sconosciuto è così lontano e talmente affascinante, come il popolo degli aborigeni in Australia, il cammino diventa scoperta del nuovo, dell’altro che sta per svanire ma che lotta ancora per sopravvivere e lasciare il suo segno.

È quello che ha fatto il sottoscritto; guida, reporter, scrittore e poeta, attraversando l’Australia dalla moderna Sidney alle terre selvagge di Arnhem e Alice Springs e scrivendo di un popolo che sta scomparendo. Il viaggio è strettamente legato alle mie percezioni visionarie, raccontando maggiormente quello che “si vede” camminando, legato anche alla storia del popolo incontrato durante il viaggio. Sotto la lente, che raccoglie testimonianze di popolazioni che vivono in terre sconosciute o dimenticate.

Il fascino dell’Australia risiede nel gran numero di luoghi uniche presenti sul suo territorio. Tanto per fare un esempio, proprio nel bel mezzo del territorio australiano si erge il monolite simbolo d’Australia: Uluru, meglio noto come Ayer’s Rock, uno spettacolo di colori straordinario che muta con il cambiamento della luce solare.

Questa è sicuramente una delle zone più celebri, vicino alla costa nord del Queensland si dispiega per oltre 2000 chilometri la Grande barriera corallina con le sue numerose isole con spiagge di corallo, un vero e proprio paradiso sottomarino, un tripudio di colori, flora e fauna marine e un luogo agognato per subacquei e bagnanti romantici.

Nel Northern Territory ci sono Kakadu, Arnhem Land e Katherine Gorge che meritano una visita per le foreste pluviali, i coccodrilli e tutto il resto della natura selvaggia, per le formazioni rocciose uniche, per i fiumi e le gole e per la possibilità di osservare da vicino lo stile di vita degli Aborigeni. In Queensland non c’è solo la grande barriera corallina ma anche la Gold Coast, Noosa sulla Sunshine Coast e Fraser Island, la più grande isola di sabbia del mondo. Tutte quante sono destinazioni tropicali ma se volete sentire il vero sapore della nazione non potete fare a meno di visitare Darling Downs.

Lo stato del Victoria ha dalla sua il fascino della città di Melbourne con il suo Melbourne Museum, la Great Ocean Road con i Dodici Apostoli e Philip Island la casa di tanti pinguini che rientrano dal mare al tramonto. Nel South Australia le destinazioni più affascinanti sono senza dubbio gli Adelaide Hills, la Barossa Valley, terra di vini, e poi Kangaroo Island, la penisola di Fleurieu e il brullo paesaggio desertico di Coober Pedy dove metà delle persone vivono sotto terra. Nel Western Australia ci sono Perth, Fremantle, Rottnest Island con i suoi quokka, Monkey Mia  dove potreste avere un incontro ravvicinato coi delfini e Ningaloo Reef dove, se ne avete il coraggio, potete nuotare con gli squali.

In alternativa potete andare a Kimberleys e visitare i torrioni rocciosi a strisce colorate di Bungle Bungles. In Tasmania non potete mancare di visitare il tristemente noto insediamento penale di Port Arthur, fare un’escursione nell’area selvaggia delle Cradle Mountain, di Lake St. Clair e Freycinet. Non trascurate il fascino di città come Hobart e Launceston.

Per un viaggio avventura di due settimane non si rischia di mandare in rosso i propri averi, visto che la spesa non supera i 2000 euro. Una cifra abbordabile soprattutto se si tiene conto che per un viaggio a parità di tempo, in Italia o in Europa, si arriva a spendere anche di più.
Certo, il volo aereo è lungo, ma ci si può fermare con uno stop-over in una meta intermedia per spezzare il viaggio e prendersela con calma, senza fretta. Molte delle offerte dei tour operator, disponibili anche sul sito Australia.com, si concentrano sui viaggi slow, quelli con volo e circuiti in libertà, da seguire con auto o camper a noleggio. È il modo migliore per esplorare la grande natura australiana.
Come il forfait Easy Australia di Alidays che per venti giorni costa solo 1434 euro. Molto divertente l’offerta di Go Australia che offre la possibilità di noleggiare ecologiche e moderne Spaceship, monovolume con un sistema elettrico a doppia batteria a ricarica alterna automatica. Può anche essere paragonata a un camper a due posti, con letto matrimoniale, frigorifero e spazio per cucinare.

L’itinerario si sceglie in base ai propri gusti, ma è possibile incontrare e scambiare consigli e opinioni con altri viaggiatori Spaceship in alcune stazioni riservate, tra le quali a Magnetic Island, Airlie Beach, Rainbow Beach, Noosa, Byron Bay, Surf Camp. Il prezzo? Naturalmente leggero: volo e circuito con noleggio di 16 giorni, solo da 1570 euro (info su Go Australia). In auto si può percorrere anche la costa dell’Oceano Pacifico, da Sydney a Cairns. Il viaggio, firmato da Kuoni, prevede diverse soste, come quella ad Airlie Beach, punto di partenza per raggiungere una delle isole Whitsundays, famose per la spettacolare barriera corallina.
Sempre lungo la stessa costa è possibile vivere un’altra bella avventura di mare: l’incontro con i delfini a Monkey Mia. Si trovano nei pressi di Shark Bay, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per le meraviglie naturali, come razze e tartarughe marine che grazie alla trasparenza ell’acqua si osservano nuotare a pochi metri dalla riva. L’esperienza fa parte del viaggio fly & drive di Quality Group che include anche il Deserto dei pinnacoli, nel Nambung National Park, un paesaggio quasi irreale, che abbraccia tutto l’orizzonte punteggiato da curiose
formazioni rocciose che creano geometrie e labirinti irreali. E il costo è di 1860 euro.

Per i globetrotters avventurosi (Hitchikings) che intendono percorrere la rotta sud della costa australiana via terra, da Sydney a Perth per 6.093 kms, attraverso Melbourne, passando poi per la bellissima e panoramica highway costiera dove si possono ammirare i twelves apostoles (dodici apostoli) con insenature e squarci di oceano veramente affascinanti, passando poi per Adelaide, la capitale del Southern Australia e la vicina Kanguroo Island, fino a giungere a Perth, la capitale del Western Australia, c’è l’ultimo tratto di oltre 3000 km da Adelaide (Port Augusta) fino a Perth che si può ormai percorrere via terra solo con i RoadTrains. In passato la rotta era anche coperta dal Long Distance Greyhound-Pioneer Aussi System che con l’avvento dei voli low cost é uscito di scena per gli alti costi gestionali. In realtá esiste anche la ferrovia che, a causa delle frequenti tempeste di sabbia, resta generalmente impraticabile. Attualmente questo tratto desertico quindi puó essere percorso via terra solo usando hitchiking (passaggio consapevole) tra il globetrotter e l’autista unico del RoadTrain. Questo incontro conoscitivo autista-globetrotter avviene al Ristorante-Bar nell’area di sosta di Port Augusta che si trova alla biforcazione tra la highway Nord per Alice Springs-Darwin e highway Ovest per Perth, mentre i mezzi vengono verificati e riforniti. Un sistema per garantire la sopravvivenza all’autista durante la traversata del deserto dell’Ovest Australia ed il piacere per il globetrotter di vivere un’autentica avventura di oltre 3gg a bordo di questi mezzi unici. Ovviamente occorre essere fluenti in Inglese, poichè il viaggiatore deve continuamente parlare all’autista per tenerlo sveglio, non esistendo nessun collegamento radio-tv o telefonico durante la traversata. Difatti c’è un cartello stradale ripetuto lungo la highway: “Remember DDD” (ricorda Druise Driver Die, cioè Autista Assonnato Muore). E’ per questo che ti prendono a bordo. Fino all’anno 2006 sono stato l’unico di nazionalità italiana a sperimentare questo low cost system trip.

Per quelli che desiderano visitare la Tasmania e magari vedere il famoso devil di Tasmania é possibile fermarsi a Port Melbourne e prendere la nave “Spirit of Tasmania” che col servizio overnight o daytime ti porta a Devenport in Tasmania. Poi, per i piú avventurosi, percorrendo la rotta ovest da Devenport a Hobart si scopre la vera natura ed ambiente unico di quest’isola quasi incontaminata con pochissime strade sterrate ed impervie per tutto il percorso. Per gli altri la rotta est Devenport-Hobart seminata di spiagge bianche e anch’essa piena di natura puó essere senz’altro piú rilassante e piacevole. Ad Hobart si puó esplorare la baia ed i dintorni con mini crociere locali molto interessanti perché fuori da paesaggi ordinari.

Per il ritorno un tempo si poteva scegliere di tornare a Port Melbourne oppure con oltre 2 gg di crociera raggiungere Sydney, percorrendo in senso inverso la rotta della famosa regatta Sydney-Hobart che ogni anno si tiene il 26 Dicembre dal Royal Aussi Yachting Club. A causa delle difficoltá nell’attraversamento del mar di Tasmania questa rotta commercial é stata recentemente interrotta, per cui il solo ritorno é verso Port Melbourne.
Per chi ama la natura incontaminata e ha voglia di un itinerario al di fuori classici circuiti turistici ci sono lodge, campi tendati, bungalow di legno e anche case sugli alberi che costano poco più di una pensioncina, da 75 euro in su per due persone. Nella penisola di Dampier, 200 chilometri a nord di Broome, si può raggiungere infuoristrada il Kooljam at Cape Leveque, un campo tendato con quattordici tende in cima a una collina. È gestito dalle comunità aborigene di Djarindjin e One Arm Point che propongono agli ospiti battute di pesca, escursioni in barca e sorvoli panoramici.
Ci si sente “sconnessi”, lontano dalla civiltà anche al Voyages El Questro Wilderness Park. È un complesso in cui si può dormire in tenda, bungalow o lodge e partecipare a circuiti alla scoperta dell’arte rupestre aborigena e trekking a cavallo tra i canyon: Al ritorno ci si può rilassare in piscina o con un massaggio nella Spa che utilizza solo prodotti naturali di origine locale. Atmosfere diverse quelle del Mungumby Lodge, nell’estremità nord della  foresta pluviale di Greater Daintree. Solo dieci bungalow di legno e un menu di escursioni che spazia dai trekking botanici alle visite delle antiche miniere. Per chi cerca un tocco di lusso e design in più c’è il Silky Oaks Lodge & Healing Water Spa, dove vale la pena di prenotare le Treehouses, vere e proprie case costruite a qualche metro da terra, sugli alberi. Per sentirsi davvero parte della grande natura australiana.

In molti scelgono il campervan come mezzo alternativo ll’automobile, perchè è possibile risparmiare sul pernottamento e sui pasti. Si tratta di un camper di piccole dimensioni dotato di angolo cottura e due posti letto.
Ci sono diverse compagnie che permettono di noleggiare questi veicoli, in alternativa è possibile acquistarne uno usato se si ha l’intenzione di girare per parecchi mesi, per poi rivenderlo a fine viaggio.
Io ho scartato questa opzione perchè non risparmiavo molto rispetto a dormire in ostello, il campervan costa di più rispetto ad una semplice auto e per una decina di giorni forse non ne vale la pena.
L’autobus non è certo l’opzione piu comoda per visitare l’Australia, ma volendo ci sono diverse compagnie di autobus a lunga percorrenza come ad esempio Greyhound Australia. Gli autobus sono confortevoli e dotati di aria condizionata, bagni e televisione, ma i prezzi sono molto più alti rispetto ad un volo lowcost, senza contare la  durata del viaggio.

Esistono treni a lunga percorrenza che collegano le grandi città del paese. Le soluzioni di viaggio vanno dalla classe economica alla prima classe, esistono anche alcuni pass ferroviari che permettono di ridurre i costi.
I treni Countrylink collegano fra loro le destinazioni del Nuovo Galles del Sud (NSW) e viaggiano anche lungo il litorale orientale australiano fino a Melbourne, Brisbane e Canberra. I treni VLine collegano Melbourne ai centri regionali della Victoria, mentre Traveltrain copre il Queensland e TransWA incrocia l’Australia Occidentale (WA).
L’Australia è anche territorio di epici tracciati ferroviari, quali il Ghan o l’Indian-Pacific, che percorrono il continente offrendo ai viaggiatori comodità e un senso di romantica avventura d’altri tempi. Il tracciato dell’Indian-Pacific va da Sidney a Perth, con la possibilità di scendere per visitare Broken Hill, Adelaide e la  aurifera di Kalgoorlie. Il leggendario Ghan viaggia invece tra Adelaide e Darwin, attraversando il deserto rosso e  il Top End tropicale.

Gli alloggi sono i classici che si trovano anche in Europa: hotel, b&b, ostelli, campeggi etc. Il mio consiglio è di utilizzare i motori di ricerca quali booking, expedia, agoda e verificare quale offre il prezzo migliore. A volte capita che per la stessa struttura ci siano differenze di prezzo importanti fra un sito e l’altro.
Cercate di prenotare in anticipo se pensate di visitare l’Australia nei periodi di alta stagione, soprattutto nelle grandi città. Quando ho prenotato l’alloggio a Sydney (due mesi prima di partire) molte delle strutture erano già al completo, anche se si trattava di un periodo tranquillo.
Nella zona del Queensland ci sono numerose strutture ricettive anche a buon prezzo, in quanto è molto frequentata da turisti e backpackers. Chi vuole risparmiare il più possibile può optare per un letto nei dormitori degli ostelli, quelli del gruppo “YHA Australia” sono di solito i migliori in termini di qualità dei servizi e pulizia. E’ possibile acquistare un carnet di pernottamenti da utilizzare nelle strutture YHA ad un prezzo davvero  interessante.
Per quanto riguarda i prezzi degli alloggi nel Queensland in media ho speso: 60€ la camera doppia con bagno privato e 40/50€ la camera doppia con bagno in comune. I prezzi lievitano leggermente nelle grandi città (Sydney,Brisbane..) e isolette turistiche (es. Magnetic Island, Great Keppel) Nei dormitori degli ostelli il prezzo si  aggira intorno ai 15/20€ a persona.

L’Australia è un paese che offre diverse possibilità ai campeggiatori, dalle semplici aree dove piazzare la tenda ai  campeggi attrezzati per camper e campervan.
I caravan park sono numerosi in tutto il paese e ben segnalati sulle strade principali, il campeggio libero è vietato, ho visto in prima persona la polizia multare alcuni turisti.
Per dormire all’interno di parchi naturali è necessario acquistare un permesso, di solito è economico e bastano pochi dollari a notte, a questo link i costi per il Queensland.

Animali pericolosi, in un viaggio in Australia, una delle “paure” principali è quella. E’ verò, ci sono specie fra le più pericolose al mondo: coccodrilli, meduse giganti, ragni, serpenti, squali e chi più ne ha più ne metta! In realtà non è poi così pericoloso, basta usare il buon senso e seguire le indicazioni che vengono fornite.
I fiumi e le spiagge della foresta pluviale sono abitate da coccodrilli d’acqua dolce e salata. In ogni spiaggia e nei pressi dei fiumi c’è sempre il cartello che segnala il pericolo: è vietato fare il bagno, campeggiare vicino all’acqua e bisogna prestare la massima attenzione. Stessa cosa per le meduse ed altri animali. Gli attacchi ai turisti sono generalmente dovuti alla loro stessa negligenza.
Durante il mio viaggio ho camminato spesso attraverso boschi, foreste, e lungo le spiagge, fortunatamente ho  incontrato pochi animali pericolosi.whitehaven-airlie-beach-australiavisit-australia14victoria-australiasunday-rosesnakes-australia_00416343

ATCHK1710.tif

didgeridoocena-sotto-lalbero-di-bau-bauaustralia-windsurfing

Aboriginal hunter in outback at sunset.

http://www.australia.com/it-it/planning/visa-information.html