di Giuseppe De Pietro

Hallstatt è un piccolo villaggio di appena 750 abitanti sulle rive del lago omonimo situato nell’alta Austria, nella regione del Salzkammergut a circa 7 chilometri da Salisburgo. Questa piccola località ai piedi monti del Dachstein è stata inserita nei siti del patrimonio dell’umanità dell’Unesco per via dell’incredibile unione tra elementi storico-culturali e la meravigliosa cornice paesaggistica che lo rendono unico al mondo.

Hallstatt è stato abitato fin dal IV millennio a.C. quando una delle prime comunità umane si stabilì alle pendici delle montagne e iniziò ad estrarre metalli e sale dalle profondità della terra, diventando in breve tempo un importante centro minerario e commerciale con reti di relazioni in tutta Europa. La storia di questo piccolo villaggio è continuata nei millenni tra isolamento e relazioni con il mondo esterno fino a diventare negli ultimi anni una meta molto frequentata dal turismo culturale e naturalistico alla scoperta delle sue meraviglie.L’incantevole località di Hallstatt é pittorescamente situata su di un piccolo appezzamento direttamente sull’acqua, e fino all’anno 1890 poggiava interamente sul Lago di Halstatt (Hallstätter See). Per scoprire da vicino le tracce della cultura di Hallstatt nel contesto nel quale sono state ritrovate bisogna lasciare il centro del villaggio e dirigersi presso l’area archeologica della necropoli preistorica di Hallstatt, dove è possibile visitare gli scavi che hanno permesso di trovare le tombe di quasi 4.000 persone che hanno vissuto in questa zona durante l’età del bronzo.

La visita ad Hallstatt inizia al centro del villaggio, che date le ridotte dimensioni è possibile esplorare in poche ore. Stradine e piccole vie si perdono tra i suggestivi edifici tradizionali in legno e pietra che occupano la maggior parte dell’abitato e tra gli edifici del villaggio da visitare c’è sicuramente la chiesa di Mariä Himmelfahrt, un’interessante chiesa del 1500 dalle slanciate forme gotico-rinascimentali che al suo interno conserva uno spettacolare altare decorato con raffinate tarsie lignee di grande bellezza.
Subito dopo la chiesa si trova una delle attrazioni più curiose di Hallstatt: la piccola cappella Karner con annesso il Beinhaus, un ossario che conserva centinaia e centinaia di teschi degli abitanti del villaggio in un macabro monumento che si è sviluppato come risposta alla mancanza di spazio nel cimitero locale (la tradizione si è interrotta solo negli anni ’70).

Una visita al suo museo, dedicato alla cosiddetta cultura di Hallstatt che tra la fine dell’età del Bronzo e il IV secolo a.C. si sviluppò in quest’area delle Alpi con una fiorente attività metallurgica e di estrazione del sale. Il museo è un vero e proprio scrigno che conserva una ricchissima collezione di reperti ritrovati in tutta l’area nei dintorni di Hallstatt e che testimonia la ricchezza culturale accumulata in quasi 7.000 anni di storia da questo piccolo centro.

Il traffico di barche ha un ruolo molto importante su questo meraviglioso lago di un blu intenso. Davvero unica é la festa del Corpus Domini, della quale processione viene fatta su barche decorate con colorati fiori. Di sicuro non avete mai visto una cosa simile!
Hallstatt però non é conosciuta solamente per la sua tranquilla posizione da sogno, ma anche per molte altre bellezze da vedere davvero uniche.

Una vera perla nel cuore del leggendario Salzkammergut, ai piedi dell’imponente Dachstein. Lo storico paesaggio culturale che comprende le pittoresche località di Hallstatt, Gosau, Obertraun e Bad Goisern, costituisce il nucleo del Salzkammergut. L‘imponente scenario formato da vette montane, grotte spettacolari e romantici laghi, una flora e fauna uniche, importanti reperti archeologici ed un’identità culturale sviluppatasi per quasi tre millenni, sono gli elementi che hanno dato un’impronta inconfondibile a questo paesaggio. Il sale è «l’oro bianco» di Hallstatt. La sua estrazione risale all’era del bronzo e portò notevole prosperità alla popolazione, come dimostrano i reperti di quell‘epoca, che per la sua cultura altamente evoluta è stata definita «civiltà di Hallstatt». Molti dei preziosi oggetti rinvenuti sono esposti oggi nel Museo preistorico. Potrete rivivere la storia del sale e «dell’uomo nel sale» visitando i «Salzwelten» di Hallstatt. Nell‘architettura delle case con le tipiche decorazioni in legno e nella vitalità delle usanze e dei costumi si esprime tutta la creatività e gioia di vivere delle genti che popolano questa regione.
Non esiste un patrimonio più prezioso dei meravigliosi monumenti della natura e della cultura sparsi nel mondo, che l’UNESCO si cura di salvaguardare in virtù della loro unicità. Ma la cosa bella è che questi siti, pur sottoposti a particolare tutela come patrimonio mondiale dell’umanità, sono tuttavia aperti a tutti i visitatori, immancabilmente sopraffatti dalla varietà e dalla bellezza creata nel corso dei secoli dalla natura e da noi stessi uomini.

L’Austria ne ha otto siti patrimonio mondiale dell’umanità, uno più affascinante dell’altro: i centri storici di Vienna, Graz e Salisburgo, l’impressionante ferrovia del Semmering – che attraversa quello che una volta era il «punto più alto del mondo raggiungibile su rotaia» – il panorama mozzafiato delle montagne nella regione Hallstatt-Dachstein/Salzkammergut o la straordinaria bellezza dei paesaggi che circondano il Neusiedler See e il Wachau.

Quest’ultimo, tra l’altro, ancora più bello da ammirare degustando il vino bianco locale, comodamente seduti in una delle tante osterie tipiche (Heurigen) sulle sponde del Danubio.

La grande attrazione è il suo incredibile paesaggio, incastonato tra le montagne e l’acqua del lago, che a seconda delle stagioni si tinge di un arcobaleno di colori vivaci. Un modo per ammirare al meglio Hallstatt e il suo meraviglioso lago è quello di salire sulla Skywalk, una piattaforma che si staglia nel vuoto a circa 350 metri sopra il villaggio e che permette di godere di una vista mozzafiato su tutto il panorama circostante. La piattaforma è stata costruita sulla base della fortezza innalzata dal principe Rodolfo nel 1240 a difesa delle miniere di sale e conosciuta come Rudolfsturm. Sulla sommità della piattaforma è anche possibile pranzare o bere qualcosa nel nuovo locale inaugurato recentemente come punto di ristoro per i visitatori che si avventurano fino a lì per ammirare il panorama.

A poca distanza dalla piattaforma si può visitare anche la miniera di sale più antica d’Europa, dove sono state trovate tracce di lavori di scavo eseguiti 3.000 anni fa da parte dei primi abitanti di Hallstatt. Il centro visite è situato esattamente sotto le fondamenta dell’antica torre di Rodolfo e dà accesso alle gallerie dove un tempo si estraevano i minerali di salgemma che poi venivano mandati a Salisburgo e da lì raggiungevano tutta Europa.

Per chi ama la natura e le escursioni all’aria aperta, Hallstatt offre un’innumerevole varietà di sentieri e percorsi che partendo dal centro del villaggio si diramano attraverso i boschi circostanti e raggiungono le cime nei dintorni, come il famoso massiccio del Dachstein. Tra le località più interessanti che si possono raggiungere seguendo i sentieri della zona si trovano alcune grotte più spettacolari di tutta la regione alpina, come la Eisriesenhöhle (Grotta gigante di ghiaccio), la Mammuthöhle (Grotta del mammut), e la Koppenbrüllerhöhle (la grotta dell’urlatore).

Queste grotte sono visitabili durante la tarda primavera fino a settembre e la temperatura raramente supera i 6°C. Al loro interno sono presenti meravigliose e spettacolari formazioni geologiche, stalattiti e stalagmiti oltre a vorticosi corsi d’acqua sotterranei e sebbene le camere delle grotte si estendano anche per oltre 50 chilometri, attualmente è possibile visitare solo quelli più vicini all’entrata e sempre accompagnati da una guida.

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The blue hour after a sunset on a cold winter evening in the beautiful, enchanting village of Hallstatt, Austria. Definitely one of the places where I will return to.