di Franco Petti

Cammina Molise all’insegna dell’ ecologia, natura, sport, cibo e cultura, arriva cammina, Molise! Un cammino di testimonianza attraverso i tratturi molisani ed i piccoli centri dell’Alto Molise, che è partito dall’Alta Valle del Vandra fino ad arrivare nella Valle del Sangro, facendo base nel piccolo comune di Castel del Giudice, un modello per lo sviluppo dei borghi dell’entroterra, continuerà, nei limiti delle risorse finanziarie, a vincolare i suoi Soci ad incentivare l’impegno per ogni attività, che sia di stimolo alla valorizzazione ed alla tutela delle risorse naturali ed ambientali del territorio molisano, ricerchi le possibili connessioni con quanti, singoli o riuniti in altre Associazioni, operano sul territorio con identiche finalità.

L’esperienza di ‘Cammina, Molise!’, un sviluppo possibile delle aree interne molisane. L’iniziativa che promuove la cultura e la bellezza e l’ospitalità dei paesi delle terre interne molisane. Ha portato a camminare sui sentieri e sui tratturi del Molise migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. I 136 paesi della provincia di Campobasso e della provincia di Isernia sono stati attraversati tutti, e qualcuno anche più di una volta.L’esperienza di ‘Cammina, Molise!’ ha maturato negli anni proposte che l’associazione culturale La Terra ha rielaborato nel progetto ‘Molise, Terra di Cammini’, cioè favorire la costruzione di un flusso di turismo mitigato basato sul cammino. “Turismo mitigato, come lo intendiamo noi – spiegano i promotori – , vuol dire turismo adattato alle attuali e reali esigenze delle nostre terre. Non ci interessano i grossi numeri e le grosse concentrazioni per dar vita ad un ‘cammina, Molise! tutto l’anno’. Ci interessano le dovute proporzioni per rianimare l’auspicato riequilibrio economico-culturale della nostra campagna rispetto alla città. Il turismo mitigato che auspichiamo noi si basa sulla cosa più semplice e naturale che l’individuo possa fare: camminare”.
Ad Agosto inizia si ripete l’emozionante cammino insieme ad oltre duecento marciatori provenienti da tutta Italia attraverso alcuni tra i più suggestivi luoghi molisani. Tracciando la strada delle origini, delle usanze e delle ricchezze di questo splendido territorio alla ricerca delle linee guida per la rinascita delle terre molisane, nella consapevolezza che le vere ricchezze della Regione sono custodite nei borghi e nel territori dell’entroterra. Organizzata dall’Associazione culturale La Terra e patrocinata dall’Assessorato al Turismo della Regione Molise, Ministero dei Beni Culturali, Le Province di Campobasso e di Isernia, la marcia rappresenta, prima di tutto, un cammino di ricerca verso il nostro passato fatto di storia ed archeologia, cultura contadina, dialetti, usi e costumi, e nello stesso tempo vuole rimarcare una denuncia costruttiva del presente e indicare proposte concrete per il rilancio turistico e culturale della Regione.

Negli anni gli enti, le associazioni regionali e provinciali, i comuni e le popolazioni molisane hanno alimentato un forte interesse verso “Cammina, Molise!” che è diventato un modo concreto per rileggere il Molise, per raggruppare la gente facendo riscoprire le proprie forti radici, per valorizzare la nostra terra e proporla non più come terra di emigrazione, ma come ricchezza al servizio delle future generazioni.

Cammina, Molise con Italia Nostra, sezione di Isernia, in collaborazione con le Associazioni ambientaliste locali, studia puntigliosamente i percorsi dei marciatori, scegliendo quelli più idonei a valorizzare il territorio: i tratturi, gli antichi sentieri, carrarecce, le mulattiere, le strade vicinali e interpoderali che poi si scoprono essere le piste preferite dei marciatori. Il percorso di “Cammina, Molise!” si estende per circa 80 km di incantevoli paesaggi della provincia di Isernia e di Campobasso; in quattro giorni attraversa parte dall’entroterra tra il versante molisano del Matese e le vallate che si affacciano sul tratto iniziale del fiume Biferno; si parte da Bojano e si conclude a Colle D’Anchise, paese d’origine del Prof. Domenico Lucarelli alla memoria del quale la manifestazione di quest’anno verrà dedicata. Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Bojano (CB), San Massimo(CB),Cantalupo del Sannio (IS), Santa Maria del Molise (IS), Macchiagodena (IS), Sant’Elena Sannita (IS), Casalciprano (CB), Busso (CB), Baranello (CB), Vinchiaturo (CB) e Colle D’Anchise (CB). La foresta demaniale di Cantalupo, alle pendici del Matese, e le stupende vallate che guardano alle sorgenti del Biferno. Bojano, con le sue chiese monumentali, i molti reperti archeologici, i suoi angoli pittoreschi, e, sopra Bojano, Civita Superiore, con i ruderi del castello Pandone e Monte Crocella, che ricordano l’antica presenza dei sanniti, e le sorgenti incastonate alle sue pendici. Il Regio Tratturo, Pescasseroli – Candela, intercettato nei pressi di Cantalupo del Sannio: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Baranello, con il suo Museo Civico, ricco di pregevoli tele, vasi, bronzi, iscrizioni lapidee, porcellane e maioliche rare, e con il ”Mulino Corona”, l’ultimo mulino ad acqua. La zona archeologica di Monte Vairano, situata sul monte omonimo, tra Busso e Baranello, caratterizzata dalla presenza dei ruderi di un abitato sannitico, circondato da mura che si estendevano per una lunghezza di circa 3 km. Il Castello di Macchiagodena, il Castello ed i resti dell’antica Torre Logobarda di Colle d’Anchise, i ruderi della Chiesa di S.M. di Monteverde a Vinchiaturo. Sant’Angelo in Grotte: le Opere della Misericordia nella Cripta, le case con il tetto in pietra e le porte in bronzo che danno accesso alla Grotta. L’itinerario dell’arte sacra e c chiese barocche.

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