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di Giuseppe De Pietro

 

L’esperienza del viaggiatore, che si immergerà nella natura, sarà ben oltre le aspettative. Ma il punto di forza di Oaxaca, è quello di dare il meritato valore all’ambiente, promuovere la sostenibilità, la tutela della natura.
L’impegno di Oaxaca è quello di rispettare il pianeta e regalarti un attività d’avventura a basso impatto ambientale nel pieno rispetto delle regole dell’esoterismo e della tutela ambientale. Il Mexico si prende cura della fauna selvatica e della flora locale per lasciare l’ambiente inalterato come eredità alle generazioni future. E poi, penso che un viaggio dev’essere programmato in modo da lasciare ampi spazi di tempi nell’anno senza frequentare gli stessi luoghi in modo che l’ambiente si recuperi secondo i suoi cicli naturali.

In questo viaggio ad Oaxaca, se vuoi passare dei giorni a contatto con la natura, in un posto dove di turistico non c’è niente, allora sei nelle mani giuste. Ti possono offrire la miglior esperienza di turismo d’avventura nella zona centrale del Messico, portandoti a scoprire in bicicletta, trekking o in cordata, gli angoli più nascosti e spettacolari delle foreste e dei canyon presenti sul territorio. Il Messico ha due Riviere, quella caraibica Riviera Maya e la più tranquilla Riviera Nayarit, sul Pacifico.

Puerto Vallarta è la porta di spiagge segrete, natura incontaminata e rovine archeologiche. La cosa molto bella è che hanno veramente un occhio di riguardo per l’ambiente, consigliando addirittura prima del viaggio di non usare repellenti o protettori solari se non quelli ecologici, che non lasciano cioè residui a lungo termine. Molto interessante tutto ciò visto che sono sempre alla ricerca di aziende che veramente cercano di non lasciare traccia del loro passaggio nella natura di turismo sostenibile.
Si godono la crociera, senza accorgersi di come la Riviera Nayarit rappresenti un vero e proprio paradiso. 300 chilometri lungo la montagnosa e selvaggia costa del Mar di Cortés, da Nuevo Vallarta a San Blas. Tra isole e mangrovie, per avvistare specie animali e comprare il tradizionale artigianato locale “huichol”. Le case di Sayulita sono dipinte con colori brillanti e decorate con artigianato locale.

Il mare di Cortés che bagna le coste della Riviera Nayarit è famoso per la grande vita sottomarina. È possibile nuotare con gli squali balena per tutto l’anno, fare immersioni per contemplare mante giganti e tartarughe, o navigare alla ricerca di megattere durante l’inverno.
Come la Riviera Maya, importante punto della zona caraibica, la Riviera Nayarit offre ogni tipo di attività ricreativa e sportiva, dalle gite di pesca, kitesurf, oltre a disporre di numerose spiagge molto tranquille con un interessante mercato del pesce.
Tra le calde acque del Pacifico messicano dimora lo squalo più grande e inoffensivo del pianeta.
Come gli uccelli, i turisti giungono sulla Riviera Nayarit attratti dalle sue spiagge, tra le quali troviamo la famosa Playa Escondida delle Isole Marieta, la spiaggia nascosta alla quale è possibile accedere nuotando attraverso uno stretto tunnel. Ma gli abitanti del posto preferiscono il lato montagnoso di Santa María del Oro, dove nuotare, fare sci nautico e gustare un chicharrón de pescado (frittura di pesce) in uno dei suoi ristoranti. Qui si venera il dio Nayar, cioè “figlio di Dio che sta nel cielo e nel sole”, che dà il nome alla loro terra.
Chacala e Bucerías conservano ancora il caratteristico aspetto dei paesini di pescatori. Dalle sue spiagge circondate da palme, perfette per passeggiare o praticare snorkeling, si procede verso l’interno fino a raggiungere la giungla, dove dimorano ocelotti, uccelli e nasua. La penisola di Punta Mita è la destinazione con i migliori servizi di lusso, con hotel e spa di prestigiose catene internazionali, frequentate da celebrità come Lady Gaga o le sorelle Kardashian.

Gli appassionati di surf sono stati i primi a spingersi fino a Sayulita, un piccolo paese bohémien fatto di stradine lastricate, con onde perfette, a 30 minuti da Puerto Vallarta. Il rischio più alto è quello di lasciarsi catturare dai cocktail a base di cocco e tequila e non visitare il sito archeologico più importante della zona occidentale del Messico. L’area archeologica di “Los Toriles” non è sbalorditiva come Teotihuacán, ma, dato il turismo ancora poco sviluppato, è più facile sentirsi come Indiana Jones nel visitare la sua piramide circolare e le rovine preispaniche. È un luogo importante per lo studio delle culture mesoamericane, come la città-isola di Mexcaltitán de Uribe, alla quale si accede in barca da La Batanga. Rappresenta il primo tentativo degli aztechi di costruire un impero sull’acqua, l’antenata di Tenochtitlán, fondata due secoli dopo.

Per ciò che riguarda la flora, essa è molto variegata e passa dagli imponenti cactus della zona desertica del nord alle foreste del confine meridionale.  Tra gli animali, accanto ai numerosi bovini ed equini, in Messico si possono incontrare animali molto caratteristici come l’armadillo oppure il coyote. Nella zona tropicale non mancano i serpenti, gli uccelli tropicali e i pappagalli mentre nel Golfo del Messico immergersi sott’acqua significa assistere ad uno spettacolo unico con pesci coloratissimi, crostacei e tartarughe marine.
Alcuni ritengono che questo cipresso di Montezuma (Taxodium mucronatum) noto anche come Árbol del Tule, sia l’albero più grosso del mondo. Secondo il comitato che si occupa delle nomination per il patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, la pianta misura 35 metri di diametro e 30 di altezza. (l’Árbol del Tule non è ancora ufficialmente nella lista) L’albero deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria del Tule nello Stato messicano dell’Oaxaca, in cui l’albero si trova da circa 2.000, quando forse venne piantato da un sacerdote azteco.

Il paesaggio è vario ed offre al visitatore la possibilità di visitare deserti, grandi città, foreste e spiagge tropicali. Il Messico è infatti formato prevalentemente da un grande altopiano centrale, delimitato dalla Sierra Madre, che si divide in orientale ed occidentale. Il monte più alto è il Pico de Orizaba (alto quasi 5.500 mt.), mentre le isole di maggiore interesse turistico sono Cozumel e Isla Mujeres, che si trovano di fronte alla costa dello Yucatan.
Le città più importanti sono Guadalajara, Puebla, Monterrey e Veracruz. Tra le mete turistiche di maggiore interesse si ricordano tra l’altro Acapulco, conosciuta in tutto il mondo per i suoi incredibili tuffatori e prima vera meta turistica del paese assieme a Tijuana, Cancun, Tulum, Playa del Carmen (ideali per chi ama le belle spiagge e soprattutto il diving), il Chiapas, con la sua storia, Puerto Escondito e l’Oaxaca, ideali per il surf e per la produzione di artgianato.
Mete immancabili sono Chicken Itza e Uxmal, ideali per chi vuole conoscere e ammirare da vicino la civiltà dei Maya, una delle più antiche e affascinanti della storia. Altra civiltà che ha segnato il passato della storia del Messico è indubbiamente quella degli Aztechi.
Il clima è caratterizzato da due tipi di stagioni, quella secca, che va da novembre a maggio, e quella umida, da giugno a ottobre. Durante i mesi di settembre ed ottobre bisogna fare attenzione prima di recarsi in Messico, infatti, soprattutto nella zona caraibica, non è difficile imbattersi in qualche uragano o, se si è più fortunati, in qualche giorno di pioggia molto intensa. Lungo le coste il clima è, generalmente, più caldo e umido, mentre nelle zone interne è più secco e presenta maggiori escursioni termiche tra il giorno e la notte, soprattutto con l’aumentare della quota.

La pace finalmente “stipulata” con le tartarughe marine è oggi parte della storia di Mazunte, una località paradisiaca sulla costa dello stato dell’Oaxaca. E dire che, a metà del XX secolo, partecipò molto attivamente alla caccia di tartarughe, molto più del resto del Messico: qui infatti giungevano per depositare le loro uova numerosissime tartarughe marine, le cui carni e le cui uova erano considerate di gran pregio dalle comunità locali. Nel 1990, la caccia alle tartarughe marine fu completamente vietata, e a quest’atto seguì la costruzione, proprio a Mazunte, di un centro di ricerca in cui si promuove il rispetto e l’attenzione per le testuggini. Da quel momento, Mazunte iniziò a tornare alla ribalta non solo come una località turistica pronta a ostentare le meraviglie dell’Oaxaca, ma anche come una destinazione che, per svilupparsi, ha deciso di scegliere la sostenibilità e la preservazione dell’ambiente naturale.

Gli apprezzati tacos di pesce di Chacala è molto vicina, il nome del paese di Chacala significa in lingua náhualt “luogo in cui ci sono i gamberi”. I gamberi si trovano, infatti, bagnati da salse piccanti e fritti nel burro, sui menù delle “palapas” (bar sulla spiaggia), e dei “botaneros”, assieme al pesce “zarandeado’.
San Blas spicca come uno dei luoghi migliori per l’osservazione degli uccelli, grazie alla sua diversità di habitat, dalle mangrovie alle paludi, dalle spiagge alle foreste di pini e querce. Nei dintorni di San Blas, a La Tovara, è possibile trovare numerosi coccodrilli, mentre Playa Las Tortugas (Spiaggia delle Tartarughe) prende il nome dalla grande quantità di questi animali che depongono le uova sulla sua spiaggia. Anche Bahía Tiburonera (Baia degli Squali) e Playa de las Iguanas (Spiagge delle Iguane), sull’Isola Isabel, non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni sull’origine dei nome. Durante la migrazione quest’isola rappresenta il punto di passaggio per un centinaio di specie di uccelli e il centro di nidificazione di circa 3000 sula piediazzurri.

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