di Melina Gualtieri

Una pagina di cultura infantile: arte, storie e momenti divertenti con una serie di fotografie di vari paesi del mondo interagendo con le sculture.
Vedete le fotografie, quando molti di noi, adulti molte volte abbiamo vergogna di esternare i nostri sentimenti, i bambini dimostrano affetto anche con le statue.
“I’ingenuità dei bambini nell’arte” si tratta di una valutazione, un esame critico alla luce di alcuni modelli interpretativi per analizzare e discutere l’esperienza, darle un ‘senso’, collocandola in un quadro di riferimento più ampio. Capire ‘più da vicino’ come i bambini vivano le opere esposte. Per questo motivo mira ad esplorare le strutture concettuali del bambino attraverso la conversazione informale. A questa prima fase, riguardante lo studio della letteratura di riferimento. Nello specifico si affronta una sintesi non esaustiva riguardo la genesi del pensiero nel bambino, intesa come l’origine dei processi cognitivi, ovvero la capacità di elaborare sentimenti, azioni ed esperienze per generare apprendimento. Successivamente viene analizzato il potenziale formativo dell’arte, considerando l’esperienza museale e la relazione con l’opera d’arte quali momenti di riflessione e meta cognizione utili nel processo di formazione del sé. Tali riflessioni risultano fondamentali nella progettazione di interventi educativi consapevoli riguardo i processi di apprendimento, contribuendo a modificare le pratiche di insegnamento e fornendo una solida base alla loro innovazione. Con questo obiettivo vengono proposte alcune possibili ricadute didattiche in grado di rispondere alla necessità di approfondire e aggiornare le modalità di relazione tra i mediatori e i bambini affinché l’esperienza dell’arte sia costruita e vissuta come ‘significativa’.
Tuttavia la ricerca didattica/educativa non è unicamente un campo teorico di riflessione sui problemi di apprendimento di specifici contenuti disciplinari: alla dimensione teorica si affianca quella sperimentale che non può prescindere dal confronto con la realtà dei soggetti. Dedicandola alla descrizione e alla valutazione della sperimentazione sul campo. “Il pensiero dei bambini nell’arte” di cui si analizzano le diversi componenti (partecipanti, obiettivi, metodi e procedure). Attraverso metodologie di ricerca quali l’osservazione, le interviste semi-strutturate e la narrazione grafica, i bambini sono stati invitati a confrontarsi di fronte ad un’opera d’arte concettuale tra quelle esposte per strada o nei musei, per indagare le loro reazioni emotive e cognitive e le loro capacità di interpretazione. I dati raccolti sono stati rielaborati e la presente tesi ne riporta due diverse tipologie di analisi, quantitativa e qualitativa, per valorizzare alcune interpretazioni emerse.
Scopo di questa ricerca è instaurare un approccio inedito ai problemi legati alla relazione con l’opera d’arte e introdurre nuove modalità e opportunità nella relazione tra opera-pubblico-mediatore, affinché risulti realmente significativa. Queste riflessioni conducono, inevitabilmente, a dover riconsiderare i percorsi di formazione di coloro che si occupano di mediazione ed educazione all’interno del contesto artistico.


img src=”https://suntimemagazine.com/wp-content/uploads/2018/08/02598_n-242×300.jpg” alt=”” width=”242″ height=”300″ class=”alignnone size-medium wp-image-5649″ />