di Gianni Dal Maso

Gli animali del dottor Dolittle decidono di salvare la loro foresta dalla distruzione operata da costruttori edili senza scrupoli, ma per il loro progetto hanno bisogno dell’aiuto del dottor Dolittle. Per aiutarli, il medico si mette alla ricerca di una specie in via di estinzione da trasferire nella foresta. Così, infatti, questa diverrebbe un luogo protetto dalla legge. Sceglie, poi, Ava, un’orsa del Pacifico Occidentale che ha bisogno di un compagno. Dolittle lo individua in Archie, un orso amante dei fast food che si esibisce nei circhi. Sebbene sia inizialmente riluttante, l’orso viene convinto dal medico a trasferirsi nella foresta dove, a suo dire, troverà l’amore. Ma nella foresta le cose non sembrano andare come dovrebbero.

La capacità acquisita dal dott. Dolittle di dialogare con gli animali crea non poco scompiglio in famiglia. La figlia Charisse fa 16 anni, vorrebbe uscire e festeggiare ma si trova sempre circondata da bestie di vario tipo. Dolittle è convocato da don Castoro: viene informato che alcuni uomini vogliono abbattere la foresta per procurarsi legname, e bisogna intervenire con urgenza. In tribunale la moglie di Dolittle, che è avvocato, riesce ad ottenere il rinvio di un mese prima che la ditta di legname cominci il disboscamento. La via di uscita consiste nel dimostrare che il bosco è ancora abitato, e per ciò bisogna far accoppiare l’unica orsa rimasta e creare nuova prole che motivi il mantenimento della situazione. L’unico orso adatto a questa esigenza è un esemplare cresciuto in cattività e ora aggregato ad un circo itinerante. Dolittle lo rintraccia, li fa incontrare, ma i due non sembrano legare, e l’orso combina molti guai. Quando si torna in tribunale, Dolittle chiama a testimoniare una donnola, e il giudice contrariato respinge la nuova richiesta di rinvio. Sembra finita, ma Dolittle si accorge che ora anche Charisse capisce gli animali. Insieme allora li incitano alla riscossa. C’è una sollevazione internazionale, che si conclude con la resa delle ditte di legname.

“Quando certi critici dissero che nella letteratura americana il nero rappresentava il tramite con le forze oscure della natura, forse non intendevano la stessa cosa che hanno avuto in mente gli executive hollywoodiani chiamando Eddie Murphy a interpretare il remake del Dottor Dolittle, nel ruolo del dottore che parla con gli animali. Ma tant’è, Murphy se la cava, e questo ruolo gli serve per tenere un po’ su la sua traballante carriera. Nel secondo episodio viene richiamato in servizio da alcuni roditori che vogliono salvare la propria foresta dal disboscamento. E l’unico modo è far accoppiare la rarissima orsa che abita la foresta, in modo che la sua specie diventi, da virtualmente estinta, specie protetta. Ma l’unico orso buono alla bisogna è una sorta di pagliaccio cresciuto in cattività. Essendo tutto basato sull’accoppiamento, il plot porge il destro a blandi doppi sensi che dovrebbero alzare sopra gli otto anni l’età del target. Ma la trama non esiste, l’ecologismo è fasullissimo e nemmeno la fotografia dei paesaggi montani è decente. Il colpo di grazia sono gli animali doppiati con i vari dialetti italiani”.

CAST
• Regia: Steve Carr
• Attori: Eddie Murphy – Dr. Dolittle, Kristen Wilson – Lisa Dolittle, Raven-Symoné – Charisse Dolittle, Kyla Pratt – Maya Dolittle, Lil’ Zane – Eric, Kevin Pollak – Jack Riley, Jeffrey Jones – Joseph Potter, James L. Avery – Eldon, Mark Griffin – Taglialegna, Victor Raider-Wexler – Giudice, Steve Irwin – Cacciatore Di Coccodrilli, Andy Richter – Eugene Wilson, Elayn J. Taylor – Moglie Di Eldon, Tommy Bush – Contadino, Denise Dowse – Segretaria, Shaun Robinson – Giornalista Tv, Adam Vernier – Operaio, Ken Campbell (II) – Agente Protezione Animali
• Sceneggiatura: Larry Levin
• Fotografia: Daryn Okada
• Musiche: David Newman
• Montaggio: Craig P. Herring
• Scenografia: William Sandell
• Costumi: Ruth E. Carter
• Effetti: Rhythm & Hues