di Gianni Dal Maso

Compie un secolo la più antica cantina del Gavi, guidata da Chiara e Giorgio Soldati, discendenti del grande maestro Mario Soldati

Quello che colpisce arrivando alla Tenuta La Scolca, oltre alla Torre Antica che sovrasta la casa, è la piacevolezza dell’atmosfera che si percepisce: tutto si svolge con armonia e con la puntualità che solo meccanismi ben collaudati possono mostrare.
 
La tenuta è stata acquistata tra il 1917 ed il 1919 dal bisnonno dell’attuale proprietario Giorgio Soldati, che oggi conduce l’azienda insieme alla figlia Chiara Soldati, quinta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi: mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico. Il nome dell’appezzamento derivava dall’antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta. Il cognome rispecchia in pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.
 
Al momento dell’acquisto, la proprietà era in parte coperta da boschi, in parte coltivata a grano. Fu un’intuizione ben studiata piantare nel 1900 vigneti di Cortese in un territorio esclusivamente vocato alla coltivazione dei vigneti a bacca rossa: mai, come in questo caso, il nome dell’Azienda risultò profetico. La produzione ben presto divenne una primaria attività tecnica ed imprenditoriale. La Scolca è quindi l’azienda più antica della zona, per la continuità di gestione da parte della medesima famiglia, ma allo stesso tempo è la più moderna.

Giorgio si è dimostrato un validissimo ed estroso innovativo interprete: sua è la creazione di vini e spumanti di successo senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese. Ma il compito più arduo che si è assunto, insieme alla famiglia, è stato quello di mantenere la leadership conquistata dall’azienda negli anni rafforzando ulteriormente l’immagine e la fama della Scolca con volontà tutta piemontese e la filosofia della massima qualità possibile.Nei calici della divina Sophia Loren e del Premio Oscar Colin Firth, nella cantina di Valentino e nei brindisi di Giorgio Armani, ma anche di Elton John, Tom Cruise e Roger Federer, sulle tavole di Capi di Stato come la Regina Elisabetta e Barack Obama, fino a quella dei grandi della terra che, dal 23 al 26 gennaio, si riuniranno a Davos in Svizzera per il World Economic Forum Annual Meeting: sono solo alcune delle celebrities che si incontrano ripercorrendo la storia de La Scolca, la più antica cantina del Gavi, il bianco “cortese” del rosso Piemonte, guidata da Chiara e Giorgio Soldati, discendenti del grande maestro Mario Soldati, e che nel 2019 compie 100 anni. Nei quali, è il 1974 quando il padre, Giorgio Soldati, vuole con forza la Doc, il 1998 la Docg, dopo aver fondato il Consorzio del Gavi ed esserne stato primo presidente; nel 1969 La Scolca registra il marchio Gavi dei Gavi oggi conosciuto in tutto il mondo; è, invece, il 1995 l’anno che segna l’ingresso in azienda della figlia Chiara Soldati – anche lei alla guida del Consorzio sulle orme del padre – e dell’impulso ad una visione innovativa e volta al futuro, pronta a cogliere tutte le opportunità delle nuove tecnologie e della comunicazione digitale, per conquistare il mercato globale.

Sono invece gli ultimi gli anni del rinnovamento della cantina – 50 ettari di vigneti, per una produzione di quasi un milione di bottiglie, destinata per il 70% del fatturato all’export in quasi 40 Paesi del mondo – voluto per accogliere visitatori di tutto il mondo sullo sfondo di uno dei territori del vino più importanti e vivaci d’Italia, in un’esperienza di degustazione immersiva e coinvolgente, di pari passi con lo sviluppo di nuove collaborazioni ed investimenti per migliorare la competitività. “Questi 100 anni raccontano il Dna profondo della nostra identità – sottolinea Chiara Soldati – fatta di tanta passione, scelte coraggiose e mai convenzionali per guardare lontano e anticipare i tempi senza tradire le nostre origini, come abbiamo sempre fatto dal 1919, anno di fondazione dell’azienda. Un secolo di investimenti nel nostro territorio, il Gavi, in cui abbiamo creduto fermamente, senza compromessi e con il desiderio di sperimentare e crescere sempre. Se ripercorro con la memoria gli anni passati, sono tanti i ricordi che ancora mi emozionano: le passeggiate tra le vigne con mio padre, gli insegnamenti di mio cugino Mario Soldati, e la prima vendemmia che ho vissuto, quella del 1993. Il futuro? Il mercato internazionale è sempre più in una fase di grandi cambiamenti, per cui i produttori di vini autoctoni come noi dovranno ancor più ritagliarsi la loro nicchia di eccellenza. Ed è proprio questa la forza del made in Italy, creare valore per una nicchia”.

La Scolca festeggia la ricorrenza, con i wine lovers – molti i millenials – i sommelier, i partner, gli importatori ed i distributori che hanno contribuito negli anni al successo del brand in Italia e nel mondo, da “100 anni nel calice” con Onav Torino per la presentazione della Guida Vini buoni d’Italia 2019 (22 gennaio), a ProWein a Düsseldorf, da Vinitaly a Verona ad un programma di degustazioni verticali ed eventi lifestyle con il partner Ferretti Group a Dubai, Cannes, Monaco, Fort Lauderdale, Shanghai e Shenzhen. Protagonisti, i due vini simbolo dell’azienda, il Black Label Gavi dei Gavi Etichetta Nera, prediletto dai famosi, ed il Brut Millesimato D’Antan, prodotto solo nelle annate migliori, con almeno 10 anni di invecchiamento.

https://www.lascolca.net