di Giuseppe De Pietro

Partire è dedicare il nostro tempo e sostanze a scoprire il mondo

Fare un viaggio ci rende allegri, attivi e felici ad accogliere tutto il bello che il mondo può offrire. E tutto vero o quasi, lo dicono gli scienziati. Si continua a indagare scoprendo ogni volta un nuovo motivo per il quale dovremmo mollare tutto, anche solo ogni tanto per un giorno o un weekend, e scoprire posti nuovi, voglia di girovagare, di esplorare luoghi sempre diversi.
Tanti lo fanno spesso perché, è correlato alla curiosità e regola il livello di dopamina nel cervello rendendo chi lo possiede particolarmente entusiasta proprio ogni volta che intraprende un nuovo viaggio che ce l’hanno due persone su dieci.

Viaggiare spesso talvolta penso mi faccia perdere la magia del viaggio stesso, come se per me fosse tutto normale e non ci fosse più l’attesa e l’entusiasmo di una volta. Comunque ogni viaggio ha una storia a sé, con tanti punti di vista. Popoli, gente, luoghi, sorrisi, imprevisti, persone, sensazioni e programmi che la vita ti mescola a piacimento e che soltanto tu potrai abbracciare e gestire come vorrai. Tutte le volte che viene con me un’amica o familiare in un luogo a me conosciuto, riesco a vivere le loro emozioni sulla mia pelle e tutto per me torna nuovo. Ogni volta sarebbe bello per me, che torno in un luogo già visto, mi innamoro nuovamente e lo vedo sempre con occhi diversi. Per scoprirlo meglio, per guardarlo da angolazioni diverse, per far sì che ogni volta sia la mia prima volta ed innamorarmi ancora, senza fermare mai la ruota che anima il mio entusiasmo, nei miei viaggi come nella vita di tutti i giorni.

Ho però un difetto, “forse un falso difetto”, nel mio lavoro di giornalista di viaggio, ho sempre qualcuno del luogo che faccio conoscenza durante il viaggio, ci parlo, mi affeziono, qualche volta mi innamoro. Persone con le quali condividi un viaggio, perché al momento dei saluti in aeroporto o alla stazione dei bus ti viene una malinconia tale da voler rimanere insieme a loro. Per fortuna ci si lascia sempre con un “ci vediamo presto in giro per il mondo” e gli occhioni lucidi si trasformano in sorrisi sognanti.
Talvolta lascerei tutto così, rifarei tutto, con tutti i miei sbagli. Sì, rifarei anche tutti i miei errori, per il semplice motivo che tutti i passi fatti nella direzione sbagliata mi aiuteranno in futuro ad ottimizzare il mio tempo e finiranno dritti in quel sacco chiamato “esperienza”. Spero che l’interesse e la voglia di scoprire qualcosa di nuovo rimanga intatta e si rinforzi ogni secondo di più anche perché altrimenti non sarei arrivato fin qui, a vivere una vita costruita tra mille sogni, desideri ed ambizioni ma con la consapevolezza che se da un momento all’altro questo meccanismo debba concludersi, sarò in grado di inventarmi qualcosa di nuovo come sempre ho fatto con la dedizione e l’entusiasmo che da sempre mi accompagnano.

Conobbi di recente una persona che mi assomigliava, era tutto ciò io sono stato sempre: simpatico, brillante, pieno d’entusiasmo e non aveva paura di mettersi in gioco. Così, senza volere ho seguito le sue orme. Una delle e-mail che mi ha reso orgoglioso di ciò che sto costruendo nel mio piccolo, alla mia età: avrei dovuto partecipare ad un evento nella mia città acquisita (Roma) in qualità di oratore, davanti ad una platea che pensa con il cuore, che riesce ancora a sognare, come me. In quei giorni invece mi sarei trovato a Buenos Aires, dove ho vissuto nella gioventù, una delle città che amo di più al mondo, ma giuro che avrei voluto volare fin lì, mettermi una giacca, sedermi davanti a loro e raccontare la storia di quel ragazzo che tanti anni fa, lasciando la collaborazione come reporter fotografo al Diario La prensa uno dei principali quotidiani di Buenos Aires; aveva deciso di ritornare in Italia, si guardò allo specchio e disse “ricomincerò da capo a Roma”. Perché c’è sempre tempo e non esistono scorciatoie per i sogni.

Nulla può essere immediato, ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita. Chiudete la vostra valigia, il vostro viaggio, come il mio, è appena iniziato. Ho sempre inseguito tutti i miei sogni, mettendoci tutto me stesso, anche quando cadevo in picchiata nelle peggiori delle delusioni, che ne ho avuti tanti, talvolta anche con pochi soldi in tasca. Sperando però, che la mia energia rimanga sempre il mio sorriso pieno di vita, ma con qualche ruga in più!
Decidete di prenotare ora un biglietto per partire, perché viaggiare giova alla mente, al cuore, persino al corpo e all’attività lavorativa.