di Rosario Sprovieri

Un volto giovanile, un sorriso di ragazza, ma anche  una destrezza, una fluidità nei movimenti ed una tranquillità, che possono appartenere solo ad un talento indiscutibile, soprattutto considerando la giovane età.

Ci sono ragazzi che, all’età di Claudia, hanno in testa quasi esclusivamente il divertimento, lo svago e l’uscire con gli amici senza pensare ad altro; il comportarsi, in fondo, da adolescenti quali sono, rispecchiando al meglio quell’età che prima o poi tutti rimpiangiamo. Passano i loro pomeriggi nel paese dove vivono, al massimo si spingono fino a quelli vicini, e non chiedono altro. Noi siamo andati a scambiare due parole con questa ragazza prodigio.

Claudia ha iniziato a suonare quando ancora era poco più di una bambina, seguendo i passi del mondo del pianoforte: inizialmente in una scuola pubblica, decide poi, viste le strabilianti doti che sin da subito aveva mostrato, di trasferirsi in una privata. Per farsi conoscere partecipa ad alcuni concorsi, vincendo tanti premi.  La performance di questa sera è nel giardino interno, al lato del Teatro Marcello, del chiostro del Complesso monumentale della Basilica di Santa Maria in Portico in piazza Campitelli a Roma, dove si tengono –  da qualche anno – le prestigiose rassegne pianistiche per “I Concerti del Tempietto”, il festival musicale delle nazioni, a cura del direttore artistico   Angelo Filippo Jannoni Sebastianini.

Per avere un’idea di cosa la gente si aspettasse da Claudia e dal suo ruolo centrale alla prima a Santa Maria in Portico, abbiamo fermato alcune persone che entravano alla Basilica e abbiamo fatto due chiacchiere con loro . Quasi tutti si aspettavano di riuscire a trovare in lei non solo la qualità, perché in fondo non si apre ci si presenta davanti ad un pubblico esigente come quello presente se non se ne hanno, ma anche  una certa maturità a livello artistico, necessaria per rimanere con i piedi per terra e per non rischiare di bruciare un talento così puro. Nel mentre, la frenesia del mondo dello spettacolo animava attorno alla scena, Claudia intanto accordava il piano, c’era chi si dissetava; tutti, in ogni caso, si preparavano ad occupare il loro posto.

La domanda più spontanea da porre ad una sedicenne che passa tante ore al giorno ad esercitarsi non poteva che riferirsi al modo in cui trascorre quel poco tempo che riesce a ritagliarsi fra una prova ed un’esibizione. Abbiamo deciso di porgliela e abbiamo scoperto il suo amore per la musica, e il suo piacere nell’ascoltare non solo la musica classica, ma anche jazz e pop.

Claudia ha le idee molto chiare: se ad una persona piace una cosa, perché dovrebbe cambiare? Quello che a lei interessa non è il luogo dove esibirsi, quello passa in secondo piano.  Ogni volta che appoggia le dita sui tasti, vuol far sì che il suo pubblico non si annoi nell’ascoltarla, ma che lo apprezzi e che soprattutto si possa sentire coinvolto nel provare le stesse forti emozioni che lei, in prima persona, prova quando si siede sullo sgabello.

Una meravigliosa serata romana, in compagnia di bel gruppo di amici “sensibili all’arte della musica”, il ritrovo è presso quest’oasi di pace, sotto l’alloro secolare, che continua a mantenere grande vitalità inalberando al cielo la sua lussureggiante e maestosa chioma, è uno scintillio d’un intenso verde smeraldo che, d’improvviso s’inargenta e vibra fra la nostra testa e il cielo. “  La città mi pare fragile, sospesa come una ragnatela, con tutti i suoi vetrini tintinnanti, …tutto  riluce qui  al chiarore della luna”.

Una manifestazione di assoluto valore che,  pone la sua attenzione proprio verso i “giovani talenti”, le nuove speranze della musica del prossimo futuro. Questa sera ha suonato per noi, una giovanissima talentuosa pianista Claudia Vento, straordinaria esecutrice e interprete. Claudia ha poco più di sedici anni, è figlia d’arte, “il pianoforte” è, ed è stata, una delle grandi passioni anche della mamma Regina Siciliano, uno dei sogni più amati, di una ragazza di Calabria che, oggi vive a Genova con il marito Mario Vento e la sua bella figlia. Claudia, nonostante la sua giovane età è già conosciuta in mezzo mondo, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi dei teatri più famosi, ottenendo riconoscimenti e plausi e, vincendo una infinità di concorsi per “pianoforte”.

Così giovane e già con tanti riconoscimenti alle spalle, è così la strada intrapresa; è questa la vita del musicista, soprattutto del concertista. Un’avventura che porta con sé – oltre al sacrificio e alla dedizione più totale e agli infiniti soliloqui con la propria anima – anche il fascino del viaggio, di nuove scoperte e, di nuove esperienze che possano arricchire e temprare ancora lo spirito.

Senza alcun dubbio è una strada difficile e ardua e, i sacrifici sono necessari. Purtroppo, il solo talento da solo non basta mai, occorrono determinazione, costanza. Alla fine della fatica ci sono grandissime soddisfazioni, che riescono a ripagare, più che a sufficienza, gli sforzi e i sacrifici. Claudia manifesta interesse anche per la letteratura e per le arti visive, è attraverso queste altre forme d’arte che, ella riesce ad “armonizzare” e a dare vigore e passione alle melodie e al fluire dei fiumi di note che scorrono fra le sue dita. “E’ una pianista raffinata, concentratissima, di forte temperamento, dotata di una tecnica impeccabile e un’incredibile con grandi capacità di emozionare”.

Una serata colma di grande musica, dalla patetica di Beethoven, alla sonata numero due di Sergej Prokofiev, agli studi di Chopin, alla Dumka di Piotr Ilic Ciaikovskij, ad alcuni momenti indimenticabili fra le note di “Etude” – tableau in Do# Minore e, il preludio in Sol Minore opera 32 n°12 di Sergej Rachmaninov; uno stimolo che fa bene al cuore, una esibizione da ricordare. Brava!

– Claudia sa che la musica fa delle persone “esseri speciali” e oggi, sta sperimentando con tenacia, tutto quello che le “chiavi” di questo universo di assoluto valore possono aprire all’Umanità al di là del confine verso il futuro. Lo fa con intelligenza, con la forza e la delicatezza delle “sue mani” e, con tutto il pathos del suo giovane “cuore”.

Mi dice: “ Non smetterò mai di rimanere affascinata dal movimento delle mani dei pianisti. Del direttore d’orchestra guardo il gesto, di un violinista come muove l’archetto, di un trombettista, come tiene il suo strumento, del flautista apprezzo la nobiltà della sua statica. Che usino anche le dita ha per me poca importanza. Ma del pianista guardo le mani: l’intelligenza si esprime solamente attraverso di loro, su una tastiera, esseri viventi al suo servizio”. Wolfgang Amadeus Mozart diceva: “  tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita”, infatti la nostra giovane promessa ha una speciale dote del “tocco”, una estensione invisibile delle belle emozioni che si riversano fra le dita, che riescono a connettere simultaneamente il cuore e le mani. La Giovanissima Claudia Vento è una “virtuosa” completa, proprio come la parola “virtuosa” che proviene dal latino “virtus” che, significa “valore”.

Mi racconta ancora che; “ogni singolo lavoratore, qualunque sia il suo compito, svolge un ruolo fondamentale all’interno del teatro, ruolo che uno spettatore comune può solamente immaginare. È sufficiente pensare a coloro che, il giorno prima della serata d’apertura, giungono per montare la camera acustica, a quelli che si occupano di dirigere il personale addetto all’allestimento del palcoscenico, a chi segue e supporta i musicisti, fino ad arrivare all’ultima persona la quale, a fine spettacolo, spegne tutte le luci e chiude le porte del teatro. È soprattutto grazie a queste persone che, preparano la cornice delle serate, anche di questa sera e di tante altre in passato, è grazie a loro che eventi come questo potranno proseguire, scoprendo che ogni volta che un teatro, si anima e si popola di musica e persone, prende vita un perfetto e dilettevole connubio “armonico”-.

D’altronde, come ci hanno insegnato millenni di storia, la musica è nata per confortare l’animo umano, e, come la stessa Claudia ci ha ricordato, ciò che conta davvero è che il pubblico avverta l’emozione unica che solo un concerto dal vivo è in grado di suscitare.

Al termine della serata, al Tempietto, quella maturità artistica di cui si parlava in precedenza, è stata finalmente riconosciuta a Claudia Vento, e la giovane è stata premiata ed acclamata con un interminabile applauso. Il pubblico ha abbracciato così la ragazza, che sembrava essere estremamente a suo agio accanto al piano. Ci sono persone che nascono con un talento talmente evidente che in nessun caso può essere ignorato, e sicuramente Claudia merita che la sua dote, la sua passione e il suo impegno continuino a ripagarla il più a lungo possibile.

Ci racconta che ancora non riesce ad immaginare i giorni della sua vita futura senza la presenza incombente della musica, così come chi ha avuto modo di ascoltarla sa che Claudia è veramente una giovane promessa nata per il pianoforte.